Bonus Caldaia 2023

BONUS CALDAIA 2023: IL RISPARMIO CONTINUA FINO AL 2024!

INDICE:

  1. 1. Ecobonus rinnovati per il 2023
  2. 2. Bonus caldaie: i vantaggi continuano nel 2023 e 2024
  3. 3. Un incentivo fiscale per risparmiare
  4. 4. Guida completa sul bonus caldaia 2023
    - requisiti per richiedere il bonus caldaie
    - spese ammesse per richiedere il bonus caldaie
    - aliquote in vigore
    - altre agevolazioni: l’ecobonus per i condomini
  5. 5. L’ecobonus 110% è valido anche per le caldaie?
  6. 6. Bonus caldaia 2023: come ottenerlo
    - modalità di pagamento
    - documenti necessari
    - invio documentazione ad enea


C’è grande fermento dopo l’annuncio della proroga del Bonus Caldaie: il risparmio continua anche nel 2023, anzi addirittura fino al 31 dicembre 2024 (salvo nuove proroghe).
Ma oltre ad essere una buona notizia che ci scalda il cuore (e la casa!), è un importante passo nella direzione dell’efficientamento energetico e del risparmio sui consumi. E chi non vorrebbe iniziare l’anno con notizie così buone?!

Per essere pronti al 100% alla possibilità di usufruire del Bonus Caldaie 2023, vediamo insieme di cosa si tratta nel dettaglio, a chi spetta, a quanto ammonta, quando e per quali interventi si può richiedere.



1. ECOBONUS RINNOVATI PER IL 2023

Da questo momento, se la vostra caldaia vi creerà problemi, non dovrete preoccuparvi: il Bonus Caldaie ci accompagnerà anche nel 2023 e fino al 31 dicembre 2024, e potrete continuare a beneficiare delle detrazioni per sostituire il vostro vecchio impianto di riscaldamento domestico.
Dal 1 gennaio 2025 (salvo proroghe), l'agevolazione sarà sostituita con la detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie.

Allo stesso modo, anche il Bonus Casa (detrazione IRPEF del 50%) per "ristrutturazioni" edilizie e interventi finalizzati al risparmio energetico in immobili residenziali esistenti è stata prorogata fino al 31/12/2024.

La stessa sorte (favorevole) interesserà il Superbonus del 110%, che secondo quanto previsto dal testo varato dal Governo è stato rinnovato dal 2022 e fino al:
- 30 giugno 2022, e fino al 31 dicembre 2022 con lavori al 30% alla data del 30 giugno, per interventi effettuati da privati su edifici monofamiliari o su singole unità immobiliari funzionalmente indipendenti site in edifici plurifamiliari;
- 31 dicembre 2023 per interventi su condomini oppure sulle parti comuni di edifici plurifamiliari composti da 2-4 unità immobiliari, posseduto da un unico proprietario o in comproprietà di più privati;
- 30 giugno 2023, e fino al 31 dicembre 2023 con lavori al 60% alla data del 30 giugno ’23, per interventi realizzati da IACP e Cooperative di abitazione;
- 31 dicembre 2023, per interventi effettuati da Onlus, Organizzazioni di volontariato, Associazioni di promozione sociale.

Ricordiamo inoltre che per i condomini, i privati che possiedono da 2 a 4 u.i. e per gli Enti e Associazioni del terzo settore, il Superbonus proseguirà negli anni successivi ma con aliquote ridotte:

70% per le spese sostenute entro il 31/12/2024;
65% per le spese sostenute entro il 31/12/2025.


bonus caldaia 2023 cosa e come funziona

2. BONUS CALDAIE: I VANTAGGI CONTINUANO NEL 2023 e 2024

Non c’è periodo più adatto di quello invernale per apprezzare il tepore di casa propria, e per essere grati all’impianto di riscaldamento di continuare sempre a funzionare. Ma nella malaugurata ipotesi che questo idillio si interrompa (a causa di un guasto o di un blocco definitivo di una caldaia vecchia e usurata) ecco che arriva in nostro soccorso il Bonus Caldaie 2023.

Il Bonus Caldaia si applica agli acquisti di impianti nuovi, e per questo rappresenta un’ottima opportunità sia dal punto di vista economico che da quello ambientale. Il consumatore, infatti, può farsi installare un nuovo impianto di riscaldamento più efficiente e con performance migliori, sostituendo il vecchio meno ecosostenibile.

Questi vecchi impianti sono tecnologicamente superati e molto inquinanti, oltre che meno efficienti e meno funzionali. L’aiuto fiscale dunque risulta particolarmente gradito, sia per l’aspetto economico che per le ricadute ambientali in termini di sostenibilità.


3. UN INCENTIVO FISCALE PER RISPARMIARE

Il Bonus Caldaie è uno strumento fiscale grazie al quale i consumatori possono acquistare un nuovo impianto beneficiando di una detrazione dall’IRPEF - ripartita in 10 quote annuali con rate di importo identico, oppure visibile nell’immediato come uno “sconto” sul prezzo di vendita (mediante la cessione del credito).

La detrazione per i lavori effettuati e pagati nell’anno 2022 comincerà quindi dall’anno successivo, o meglio dalla dichiarazione dei redditi 2023 per i successivi 10 anni.

Consideriamo un’ultima cosa piuttosto importante: nel caso in cui l’importo da detrarre sia più elevato dell’importo IRPEF da versare, il contribuente non può in alcun modo trasferire l’eccedenza all’anno successivo né chiederne il rimborso.


ecobonus caldaia aliquote 50 65 110

4. GUIDA COMPLETA SUL BONUS CALDAIA 2023

Dell’Ecobonus possono beneficiare sia privati che imprese (soggetti IRPEF o IRES) e si applica a specifici interventi, tra cui:

A) Sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con:

- caldaia a condensazione di classe energetica A abbinata ad un sistema di termoregolazione evoluto di classe V, VI o VIII (NB: se l’installazione di una caldaia di classe energetica A non è accompagnata da un nuovo sistema di termoregolazione, la detrazione passa dal 65% al 50%);
- pompa di calore ad alta efficienza e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione;
- apparecchi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con una caldaia a condensazione espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in coppia;
- nel caso di impianti termici centralizzati, si può applicare soltanto l’aliquota del 50%.

B) Sostituzione di scalda-acqua tradizionali con scalda-acqua a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria.

C) Installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda.

In caso di installazione di modelli di caldaie di classe energetica inferiore al livello A non è prevista alcuna detrazione fiscale. Solo l’acquisto di caldaie più efficienti e performanti rientra nella categoria di interventi volti a migliorare l’efficienza energetica, e quindi interessati dal bonus caldaie.

Requisiti per richiedere il Bonus Caldaie

Si può richiedere la detrazione fiscale sull’acquisto di un nuovo impianto di riscaldamento solo se si possiedono determinati requisiti (verificabili in fase di dichiarazione dei redditi):

- l’immobile ove si installerebbe l’impianto dev’essere accatastato o in fase di accatastamento;
- si dev’essere in regola con il pagamento di eventuali tributi sullo stesso immobile;
- un impianto di riscaldamento dev’essere già presente nell’immobile.

Spese ammesse per richiedere il Bonus Caldaie

Le spese ammesse al beneficio fiscale sono tutte quelle relative ad una o più di queste attività:

a) smontaggio della vecchia caldaia da sostituire,
b) acquisto e installazione della nuova caldaia,
c) eventuali opere murarie connesse,
d) prestazioni professionali per sopralluoghi, valutazioni e modalità di intervento.

Aliquote in vigore

Il bonus caldaia vigente prevede due diverse aliquote fiscali: del 65% e del 50%. Il Superbonus del 110% (altro grande protagonista) è ancora un’altra cosa, e ne riparleremo più avanti.

• Aliquota 65%: quando si applica la detrazione?
- In caso di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A (e tutte le superiori), e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti in classe V, VI o VIII;
- In caso di installazione di impianto costituito da un sistema integrato con caldaia a condensazione e pompa di calore - i cosiddetti sistemi ibridi.

• Aliquota 50%: quando si applica la detrazione?
- In caso di installazione di caldaie a condensazione di classe A.

Altre agevolazioni: l’Ecobonus per i condomini

Per i lavori di riqualificazione energetica nelle parti comuni degli edifici condominiali o che direttamente interessano tutte le unità di cui si compone un condominio, in riferimento alle spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2024, i condomini e gli Istituti Autonomi per le Case Popolari possono contare su agevolazioni più elevate:

- detrazione 70% per interventi di riqualificazione energetica dell’involucro dell’edificio condominiale con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo;

- detrazione 75% per interventi di riqualificazione energetica delle parti comuni di edifici condominiali, finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva.

Tali agevolazioni per i condomini saranno ripartire in 10 anni e sono da calcolare su un ammontare complessivo di spese non superiore a 40.000,00 € moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
Sempre fino al 31/12/2024, in alternativa alla detrazione, è possibile ricorrere alla Cessione del credito o allo Sconto in fattura (l'utilizzo dei crediti è sempre distribuito in 10 anni).


Detrazioni sostituzione caldaia 2023

5. L’ECOBONUS 110% È VALIDO ANCHE PER LE CALDAIE?

L’Ecobonus 110% prevede la possibilità di eseguire lavori edili praticamente a costo zero: la norma prorogata nel decreto legislativo conferma infatti tre possibilità per i contribuenti:

- detrazione pari al 110% delle spese sostenute per l’efficientamento energetico, con un bonus fiscale percepito in 5 anni con 5 rate di pari importo (questo è l’autentico “superbonus”)
- sconto in fattura che copre fino al 100% dell’importo
- cessione del credito del 100% all’azienda edile incaricata, pari alle spese dei lavori eseguiti dalla stessa

A beneficiare dell’Ecobonus del 110% sono le spese per l’efficientamento delle abitazioni: questa scelta, fatta per la prima volta dal Governo nel 2020 a seguito dell’emergenza Coronavirus, ha tuttora lo scopo di rilanciare l’economia e dare una boccata d’ossigeno al settore immobiliare e dell’edilizia. In particolare, modificando l’aliquota fiscale per tutte quelle opere che apportano miglioramenti all’efficienza energetica e alla sostenibilità delle abitazioni.

Di conseguenza il Superbonus 110 è valido anche per la sostituzione di vecchie caldaie. Vi sono però alcune condizioni specifiche da rispettare, in questo caso: il nuovo impianto dev’essere a condensazione o a biomassa, come minimo di classe energetica A, e il cambiamento della caldaia dovrà garantire la progressione di almeno due classi energetiche rispetto a quella di partenza. Quest’ultimo requisito deve venire certificato da un tecnico o da una società competente in materia.

Perché si possa beneficiare dell’aliquota del 110% anche sui lavori riguardanti le caldaie, è necessario che l’operazione di acquisto ed installazione del nuovo impianto venga eseguita congiuntamente ad almeno un intervento maggiore (o “trainante”).

Gli interventi trainanti, in questo caso, sarebbero:

interventi di isolamento termico di superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo, entro un limite di € 60.000,00 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio;

sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale preesistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, ibridi o geotermici, con una differenza di tetto pari a € 20.000,00 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari quando l’edificio presenti fino a 8 unità, oppure € 15.000,00 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari appartenenti ad edifici con più di 8 unità;

sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale preesistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, ibridi o geotermici, con eventuale abbinamento a sistemi fotovoltaici afferenti ad edifici unifamiliari o ad unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari purché siano funzionalmente indipendenti - ad esempio con accesso separato - (il limite di spesa, i questo caso, è fissato a € 30.000,00 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari.


Ecobonus caldaie 110

6. BONUS CALDAIA 2023: COME OTTENERLO

Il limite massimo di spesa per l'Ecobonus Caldaia è di 30.000,00 € per ogni unità immobiliare. Il limite massimo di spesa per il bonus ristrutturazioni, invece, è di 96.000,00 € per ogni unità immobiliare. Questa può essere un’informazione utile nel caso in cui si sia proprietari di una grande abitazione.

Modalità di pagamento

Per ottenere il bonus caldaie nel 2023 sarà necessario effettuare il pagamento dell’impianto nuovo con una delle seguenti modalità:

1) chi non è titolare di reddito d’impresa deve effettuare il pagamento delle spese mediante bonifico bancario o postale (detto “parlante”), e le banche mettono a disposizione i bonifici pre-compilati;

2) chi è titolare di reddito di impresa è esonerato dall’obbligo di pagamento mediante bonifico parlante; potrà invece ricorrere ad altre modalità di pagamento (esclusi i contati), purché fornisca documentazione idonea, come la ricevuta del pagamento con bancomat o carta di credito.

Qualunque sia il metodo di pagamento utilizzato, ciò che deve risultare sempre molto chiaro sono le seguenti informazioni:
- causale del versamento, con il riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
- codice fiscale del beneficiario della detrazione
- codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento
- numero e data della fattura

Documenti necessari

Per richiedere l’agevolazione fiscale sull’acquisto delle nuove caldaie sono richiesti i seguenti documenti:

a. Perizia di un tecnico abilitato che attesti i requisiti tecnici dell’impianto e il conseguente miglioramento energetico (in termini di classi di efficienza);

b. Certificazione del produttore della caldaia e delle valvole termostatiche. Vige l’obbligo di conservare tutta la documentazione per un tempo non inferiore ai 10 anni, in caso di controlli successivi (compresa la ricevuta dell’invio della documentazione ad ENEA, l’ente preposto all’autorizzazione e all’erogazione del bonus).

Invio documentazione ad ENEA

Una volta terminati i lavori ed effettuati regolarmente i pagamenti delle relative fatture, il contribuente deve provvedere all’invio di tutti i documenti all’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile - ente preposto alla gestione delle pratiche relative a questi bonus fiscali.
La trasmissione deve avvenire entro e non oltre 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo.

Interventi conclusi nel 2021

Per inviare all’ENEA i dati relativi ad interventi completati nell’anno 2021 si deve utilizzare il portale ecobonus2021.enea.it

Interventi conclusi nel 2022

Per tutti gli interventi che verranno completati dal 1 gennaio 2022, il termine di 90 gg decorre dall'attivazione dell'apposito portale ENEA.

Nuove procedure di accesso ai portali ENEA

Dal 1 ottobre 2021, per trasmettere nuove pratiche relative a Superbonus, Ecobonus e Bonus Casa al portale ENEA, sarà richiesta l’autenticazione tramite SPID. Gli account intestati ad aziende in qualità di “Intermediari” potranno continuare ad utilizzare il precedente login.

Scopri di più sull’Ecobonus Caldaie e richiedi un preventivo.


bonus caldaie 2023 come ottenerlo